Chi siamo

Siamo Nicola e Stefano e, se diamo per buona l'ipotesi di non tirare le cuoia prima degli ottant'anni, possiamo dire d'esserci incontrati grossomodo nel mezzo del cammin di nostra vita. I nostri differenti percorsi biografici si sono ritrovati nella comune frequentazione del corso di Restauro e ripristino mobili, tenuto dal maestro Bruno Ernestini.

da sinistra di te che guardi: Nicola, Mastro Bruno, Stefano
Così, tra una coda di rondine e una fresata, tra una caffè e una pizza, tra un tenone e una mortasa,  tra una risata e una riflessione, abbiamo iniziato a parlarci e conoscerci sempre più.

Sono venute in superficie immancabili differenze caratteriali e di personalità d'esistenza, ma, ciò che qua più conta, abbiamo anche constatato di essere in sintonia su alcuni elementi fondamentali.
In un momento di crisi economica e sociale, entrambi disoccupati, abbiamo puntato sul metterci attivamente in gioco, anziché aspettare passivamente un intervento messianico.
Non ci interessa lavorare per lucrare, ma lavorare per vivere, dove il guadagno è il congruo riconoscimento a tempo e competenze impiegate. Abbiamo l'ambizione di voler svolgere un'attività che richieda impegno, dedizione, fatica, ma anche coinvolgimento emotivo con la soddisfazione di fare qualcosa che ci piaccia. Altrimenti viene meno la passione per ciò che si fa; e senza passione è difficile, se non impossibile, riuscire a lavorare bene.

Bruno, Mastro zen del Restauro, presente in corpo, si estranea stupendamente in spirito per sottrarsi alle frequenti, sconclusionate dialettiche dei due soggetti laterali.
Nel voler coltivare il piacere di un'attività manuale, artigianale, in particolare ci siamo ritrovati appassionati di sedie, per la loro complessità realizzativa e allo stesso tempo per la loro schietta utilità d'impiego. Poi, a ruota, vengono comodini, mobiletti, insomma tutto ciò che è legno manufatto.
Abbiamo scoperto di avere una soddisfacente affinità di gusto in merito a interpretazioni creative e approccio serio ma non serioso alla professione.

in Triennale, in occasione di Fuorisalone2014
Insomma, in barba (e in pizzo) alle nostre complesse personalità, i cervelli hanno deciso di andare d'accordo (o almeno ci provano), facendosi complementari. Qualche brillantone potrebbe scorgerci la prova provata che facciamo un cervello in due. Ma noi non siamo permalosi. Oltretutto, all'occorrenza, anche le lingue sono piallabili.

Bene, avrete ormai capito che non ci viene tanto congeniale raccontarci per iscritto. Preferiremo di gran lunga conversare dal vivo, se avrete voglia di venirci a trovare nella nostra tana.